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Acqua Alcalina, Sport E Forma Fisica

Perché gli sportivi che bevono acqua alcalina dichiarano di essere più resistenti alla fatica, di avere un ritmo cardiaco più basso durante la performance fisica, e di ridurre significativamente i tempi di recupero?


Che cos'è il pH?

Per misurare quanto una sostanza è acida o alcalina si usa una scala di valori a cui viene dato il nome di "pH".

In ambito medico, il pH viene utilizzato per misurare il liquidi organici: sangue, saliva e urina. Essi si definiscono:

- acidi: pH tra 0 e 7;

- neutri: pH = 7,

- basici o alcalini: pH tra 7 e 14.


E' importante sapere che se due liquidi differiscono tra di essi anche per un solo punto

di pH, in realtà differiscono di un ordine di grandezza 10, quindi sono molto diversi da

un punto d vista acido-basico.


Questo è dovuto a come è stata definita la misura del pH, è una scala logaritmica negativa

decadica.


Per esempio un pH 6 esprime una concentrazione acida 10 volte maggiore di un pH 7, mentre un pH 5 un valore 10 volte maggiore di 6 ma 100 volte maggiore di 7.


L'equilibrio acido-basico nel nostro organismo

Per funzionare correttamente, il nostro organismo deve mantenere un pH del sangue leggermente alcalino, compreso tra 7,35 e 7,45, e dev'essere il più possibile costante, sul valore di 7,4. Le variazioni massime dal pH ottimale non possono superare il valore di ± 0,4.

Se il pH del sangue si abbassa di un valore maggiore di 0,4, si può manifestare il coma acidosico (pH < 7.0). E' importantissimo quindi per il nostro organismo mantenere il più possibile costante

il pH del sangue.


Ma quali sono le cause dell'oscillazione di pH del sangue?

Le oscillazioni del pH fisiologico dipendono da:


- alimentazione: i carnivori hanno una dieta ricca di composti acidi e sono quindi prevalentemente tendenti all'acidosi, mentre l'inverso succede agli erbivori (tendenza all'alkalosi);


- ricambio cellulare: è certamente fisiologico, ma la membrana cellulare, costituita da proteine, deve essere smaltita dall'organismo e per questo ha un'azione acidificante; nei casi in cui aumenta la proliferazione e morte di cellule organiche, come nella psoriasi, si ha una

maggiore acidificazione;


- intensa attività muscolare: in questo tipo di sforzo, processi metabolici in atto producono

acido lattico.


Se pensiamo quindi alla nostra alimentazione tipica nel mondo occidentale, vediamo che

è composta essenzialmente di:

- molte proteine animali: carne, pesce, formaggi, uova: fortemente acidificanti;

- cereali raffinati: acidificanti (quelli integrali sono neutri);

- la verdura, alcalinizzante, è relegata al ruolo di “contorno”!


Per non parlare di fast-food e simili, in cui la verdura è praticamente inesistente e i cibi acidificanti la fanno “da padrone”.


La tipica alimentazione occidentale tende ad acidificare parecchio il nostro organismo;

questo può portare nei bambini ritardi nello sviluppo e carie; negli adulti perdita di massa muscolare, accumulo di grasso corporeo, cellulite e altre conseguenze anche molto gravi.


Alimentazione e pH

Bevande. Quasi tutte le bevande gassate, acqua esclusa, tendono ad essere molto acide. I vari tipi di Cola, ad es. hanno un pH che si aggira intorno al 2,4, mentre limonate e aranciate vanno da 2,9 a 3,2.

Cereali. Tutti i cereali raffinati, ad eccezione del miglio, acidificano. Frumento (pane, pasta, ecc.) ed Avena sono i più acidi di tutti.

Latticini. I latticini di vacca sono generatori di molta acidità.

Prodotti carnei. La digestione dei prodotti carnei crea una notevole quantità di acido urico, il fegato di un animale carnivoro (ma non l'uomo) è in grado di trasformare l'acido urico causato dall'alimentazione in una sostanza più semplice: l'allantoina che viene espulsa con l'urina.

Prodotti conservati. Tra i prodotti conservati risultano molto acidi tutti i succhi di frutta ed i vari tipi di "latte" derivato dai cereali: latte di soia, avena, riso, ecc.

Si noti che i cibi che comunemente vengono consumati più di frequente sono acidi.


Alimentazione nello sport

Negli ultimi quarant’anni della nostra storia, l'aumento del benessere ha portato un

aumento di consumo di proteine animali, fortemente acidificanti, del 50%.


In ambito sportivo, tale percentuale è aumentata ancora di più, specialmente in quelle discipline il cui obiettivo è l'aumento della massa muscolare, come il body building.


Negli ultimi quarant’anni della nostra storia, l'aumento del benessere ha portato un aumento di consumo di proteine animali, fortemente acidificanti, del 50%.


Ma le nostre abitudini alimentari sono cambiate in peggio anche per un altro aspetto: beviamo molte più bibite e molti più alcolici, fortemente acidificanti.


Un recente studio medico ha dimostrato che l'assunzione di bibite a base di cola diminuisce la densità ossea in adulti e bambini.


Le bibite light, largamente consumate dagli sportivi, non fanno eccezione.


Ma i guai non finiscono qui: uno stile di vita acidificante porta anche altre problematiche, le

cosiddette malattie del benessere: osteoporosi, problemi cardiovascolari, diabete, arteriosclerosi, ipertensione, calcoli renali, gotta, calvizie, alopecia, emorroidi.


La coca-cola è fortemente acida, con un pH di 2,5. E' quindi fortemente acidificante. In generale tutte le bibite sono acidificanti, anche nelle versioni light senza zucchero. Analogo discorso vale per gli alcolici.


La corsa ai ripari: la neutralizzazione degli acidi in eccesso

Quando l'acidità nell'organismo aumenta, è chiaro che quella macchina meravigliosa e perfetta che è il nostro corpo deve “trovare degli stratagemmi” per riportare l'acidità entro valori accettabili, e neutralizzare gli acidi in eccesso.


A questo scopo vengono mobilitate sostanze alcaline e sali minerali, prelevati dalle riserve

proprie dell'organismo.

I minerali alcalinizzanti (calcio, potassio, sodio e magnesio), vengono sottratti a:

- ossa → osteoporosi;

- denti → demineralizzazione e caduta denti;

- muscoli → perdita di massa muscolare;

- cellule di tutti i tessuti;

- all'interno dei vasi sanguigni → arteriosclerosi e colesterolo;

- cuoio capelluto → calvizie, alopecia.


Gli organi preposti a eliminare gli acidi pericolosi (reni, pelle, intestino, bronchi, ghiandole salivari e lacrimali, utero, ecc ecc.) vengono sottoposti ad un super-lavoro e sono danneggiati da queste sostanze corrosive.


Si creano così i presupposti per vari disturbi: problemi della pelle, infezioni cosiddette microbiche, infiammazioni, litiasi o calcoli, ecc.


I liquidi biologici sono dei tamponi fisiologici, ossia hanno l'importantissimo ruolo di ristabilire il pH dell'organismo, per consentire le reazioni chimiche e quindi la vita.


Il principale tampone biologico, sia per la sua quantità che per la sua funzione biologica, è il sangue.


Le conseguenze: perdita di massa muscolare

L'eccesso di acidosi può portare anche ad una perdita di massa muscolare.

La glutammina

La glutammina è un regolatore della sintesi della proteina del muscolo o della costruzione del muscolo e sostiene l'accumulazione del glicogeno del muscolo.

La glutammina è l' amminoacido più abbondante nei muscoli, costituisce oltre il 60% degli amminoacidi della muscolatura.

L’effetto più evidente e visibile di un alto quantitativo di glutammina è la volumizzazione

dei muscoli.


Nell'attività sportiva:

- favorisce la sinterizzazione proteica;

- aiuta a recuperare il glicogeno muscolare in seguito ad un periodo di intenso allenamento, nel quale le riserve si svuotano più rapidamente del normale;

- stimola la sintesi della proteina del muscolo donando l'azoto alle proteine di configurazione;

- aumenta l'ormone della crescita GH. Uno studio fatto in 1995 dall'università del LSU della medicina ha indicato che una dose orale sorprendentemente piccola di 2 grammi di glutammina ha sollevato i livelli di GH di 4 volte rispetto al placebo.


Durante lunghi e intensi sforzi negli allenamenti, i livelli di glutammina nel sangue sono più alti rispetto al normale, mentre durante il riposo vi è una brusca e rapida discesa.


Se durante il periodo di tempo che intercorre fra l’allenamento e il riposo, o durante un allenamento e l’altro, non c’è un recupero adeguato di glutammina, l’atleta corre il rischio di soffrire della cosiddetta “sindrome da sovrallenamento”. Quindi non solo si mette a rischio il rendimento sportivo, ma anche la salute dell’atleta, visto che la mancanza di glutammina, così come la mancanza di altri aminoacidi (proteine), provoca un indebolimento del sistema immunitario sottoponendo l’atleta ad un rischio più alto di contrarre infezioni. E' stato dimostrato che l’acidosi accelera la perdita della glutammina.


Quindi se la situazione di acidosi persiste nell'organismo, si assiste ad un abbassamento

dei livelli di glutammina, che può comportare:

- perdita di massa muscolare;

- sovrallenamento;

- indebolimento sistema immunitario.


La perdita di massa muscolare causa un altro effetto indesiderato: l'accumulo di grasso

corporeo.


Infatti la massa muscolare (pari circa al 40% di peso del nostro organismo) è quella che determina quanta energia spendiamo per fare le nostre attività quotidiane, o metabolismo di base.


Se la massa muscolare diminuisce, inevitabilmente il nostro metabolismo basale rallenta, causando un possibile aumento di peso dovuto ad un aumento di massa grassa.


L'acidosi può causare perdita di massa muscolare, che a sua volta causa un rallentamento del metabolismo basale e quindi un aumento di massa grassa nell'organismo e di peso corporeo.


Attenzione: assumere integratori di glutammina può non essere una soluzione se la sua

perdita è dovuta ad acidosi: sarebbe come cercare di riempire una vasca di acqua, ma lasciando il tappo aperto: se la condizione di acidosi persiste, la glutammina assunta con gli

integratori sarebbe persa in breve tempo.


Le conseguenze: cellulite e grasso corporeo

Quando il nostro organismo non riesce a tamponare gli acidi, li deposita in diverse forme, come acne e cellulite. Cellulite e grasso corporeo, non sono nient'altro che un accumulo di acidi grassi in forma solida, meraviglioso stratagemma del nostro fisico che in questo modo trasforma le tossine acide che non riesce a smaltire: in questa forma non hanno più bisogno di essere tamponate e non danno più problemi da un punto di vista dell'equilibrio acido-basico.


L’eccesso di peso consiste in un accumulo di acidi grassi.


Quando consumiamo carboidrati in eccesso e non li bruciamo completamente, questi

si convertono in acidi grassi, che potranno essere bruciati quando ce ne sarà bisogno.

Fino a un certo punto è una riserva, ma se non la si utilizza, tale riserva continua ad ingrandirsi, e le dimensioni tendono ad aumentare.


Come dichiarato nel suo libro, Sang Whang ha perso 10 chili in 2 anni bevendo acqua alcalina, senza cambiare le sue abitudini alimentari nè stile di vita.


Robert Young, famoso medico statunitense, in un'intervista alla CNN ha dichiarato:

Se il nostro corpo non elimina gli acidi, li accumula sotto forma di grasso. Il sovrappeso e l'obesità non sono dovuti a calorie o grassi in eccesso, ma ad un eccesso di acidi.


La nostra alimentazione standard è troppo acida. L'esercizio fisico è molto importante, perché attraverso il sudore eliminiamo acidi, quindi assolutamente il Dott. Young consiglia di fare esercizio fisico, ma ammonisce a non farne troppo: un accumulo di acido lattico sarebbe controproducente, perché contribuirebbe ad aumentare gli acidi nel nostro organismo.

“L'obesità è il sistema migliore che il nostro corpo adotta per difendersi da un eccesso di acidi”.


Il consiglio di Robert Young è di fare esercizio fisico ma senza esagerare, limitando il più possibile i cibi acidificanti, bere sempre acqua alcalina e di curare l'alimentazione seguendo una dieta alcalinizzante (ricca di cibi alcalinizzanti e povera di cibi acidificanti).

Cellulite, sovrappeso ed obesità possono essere causate da un eccesso di acidosi.


La corsa ai ripari: alcalinizzare!

Per evitare queste ed altre problematiche ben più gravi occorre evitarel'emergenza acidosi, ovvero:

- curare l'alimentazione: eliminare bevande gasate, alcolici, caffè, the, zuccheri semplici, limitare cereali raffinati, non eccedere nelle proteine animali, rivalutare quelle vegetali, consumare molta verdura; consultare il paragrafo Alimentazione e pH.

- controllare periodicamente la propria situazione di equilibrio acido-basico: è possibile misurare il pH delle urine con appositi reagenti (venduti nei negozi di acquari: ebbene sì, anche i pesci conoscono l'importanza del pH! ;-) o cartine tornasole (in farmacia). Il valore delle urine ideale è intorno a 7 (si consiglia di misurare la seconda urina del mattino).

Attenzione, il pH può variare molto a seconda del giorno e dell'ora in cui si misura.

Alcalinizzare finché si raggiunge la neutralità è un ottimo obiettivo, ma poi va tenuto sotto controllo e regolato di conseguenza.

Correggere opportunamente il proprio valore di acidità assumendo acqua alcalina.

L'acqua alcalina aiuta tantissimo a ristabilire l'equilibrio acido-basico dell'organismo, ma è necessario essere consci del fatto che bisogna anche avere uno stile di vita consono: curare l'alimentazione, fare sport in modo moderato, evitare il fumo, i farmaci, lo stress (altamente acidificanti). Pensiamo solo al fatto che sono necessari 32 bicchieri di acqua alcalina a pH


10 per bilanciare l'effetto di un solo bicchiere di cola! Pensateci la prossima volta che ordinate qualcosa da bere.


Testimonianze affermano di aver riscontrato i seguenti benefici bevendo acqua alcalina regolarmente, a parità di allenamento:

- maggior resistenza fisica alla fatica muscolare;

- battito cardiaco più basso;

- tempi di recupero più brevi;

- sensazione di intorpidimento muscoli post-allenamento molto minore del solito.


Cerchiamo di vivere una vita moderatamente sana, concediamoci pure qualche strappo ogni tanto, ma beviamo acqua alcalina per ristabilire il nostro equilibrio acido-basico: il nostro corpo ci ringrazierà, ci premierà mettendoci a disposizione molte energie in più e uno stato di salute invidiabile.


Buon equilibrio acido-basico a tutti!


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